11 cose che devi sapere prima di uscire con una vera femmina calabrese.

L’hai conosciuta in aeroporto o semplicemente in vacanza a Tropea, Scilla, Soverato? Poco interessa. Il decalogo per conquistare la fimmana calabrese è uguale a qualsiasi latitudine e longitudine del globo.

In alternativa non ti rimane che affidarti alla magarìa(ovvero a pratiche magiche). Ecco come conquistare una calabrese in 9 semplici mosse.

1. Occhio all’amaro.  Accertati che abbiano l’Amaro del Capo tra i digestivi: se così non fosse non provare a giustificarne la mancanza con frasi scontate. Paga tu il conto (regola che vale anche per le cene a seguire), ma soprattutto non pensare di farlo in sua presenza: approfittane mentre lei va in bagno a controllarsi allo specchio.

2. La seconda volta si cena in casa. Se hai superato il punto 1, con buona probabilità l’appuntamento successivo avverrà tra le mura domestiche. Lei indosserà con impareggiabile classe e garbo il grembiule da cucina con stampata sopra la ricetta dei “pipi e patati”. Ah, dimenticavo, se continuerete a frequentarvi preparati a un periodo di sperimentazioni culinarie a base di peperoncino in tutte le salse e nduja.

3. Abbraccia la sua “religione”. La donzella calabrese che hai deciso di corteggiare ha tre principi che non riuscirai a scalfire in nessun modo: lei ha il culto del peperoncino, il massimo della lussuria non sono le tue avances ma i maccaruni cu a sarsa, considera il dialetto calabrese la più elegante tra le lingue.

4. Argomenti da evitare. Evita l’umorismo pecoreccio e le battute sulla Ndrangheta, non imitare la sua  dizione con le fauci spalancate e le doppie sospirate (del tipo <Sono calaBBBBBBrese>)

5. Dimostra che sei un Superman. Non solo quando ci sono di mezzo argomenti come calcio e lavoro ma anche davanti al wc intasato, alla lampadina fulminata, al flessibile che perde, alla parete da pitturare.. Devi essere competitivo con suo padre e a volte anche con la madre.

6. Impara a condividere. In Calabria la famiglia è un girotondo gioioso e infinito di parenti e cugini e zii e nonni e bisnonni e trisavoli di ogni ordine, grado e tipo.

7. A letto sii masculu. È qui che ti servirà fare scorte infinite dell’afrodisiaco per eccellenza, non il viagra, ma il peperoncinOoOo. Devi sapere che le calabresi detestano la dolcezza che si trasforma nel diabete cronico o in miele d’acacia. Il peperoncino calabrese può evitarti la figuraccia tipica del soggetto con il passo felpato di una lumaca.

8. Rassegnati alla tradizione. La probabilità che tu riesca a sfuggire a riti e feste comandate nei successivi sei mesi dal primo sguardo che vi siete dati è pari a quella di una conduzione di Sgarbi a Uomini e Donne. Tanto vale documentarti subito sulla Pasqua e sul pranzo di Natale e Capodanno: preparati alle 17 portate (minimo!) preparate con amorevole cura ed infinita energia dalla nonna Pina (Giuseppina).

9. Tocca ferro! Fai attenzione alla superstizione calabrese. Prenderla alla leggera potrebbe vanificare i tuoi sforzi per conquistare la tua bella. Uno: non sfiorarle i piedi con la scopa o potrebbe non sposarsi mai. Due: non riservarle il posto all’angolo del tavolo o non farà figli. Tre: non proporle di sposarvi a maggio, perché con molta probabilità divorzierete. Non vale la pena rischiare!

10. Preparati a prendere 3 taglie. La madre della femmina calabrese, ti ingozzerà all’inverosimile, finché non sarà sicura che avrai accumulato uno strato di grasso sufficiente a sopportare climi al di sotto dei meno 10 gradi.

11. Attento al pacco. Se hai deciso di convivere con una femmina calabrese fuori dai confini regionali, sappi che almeno una volta al mese ti arriverà il famigerato pacco di prodotti tipici, ovunque tu sia nel mondo. È una scatola di cartone minimo 60x60cm che all’apertura sprigionerà un concentrato di tutti i sapori tipici della Calabria: dalla suppressata al capicollu etc, etc, etc, etc.

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