Un progetto che ricorda la scena del film “The Martian” di Ridley Scott:l’astronauta Mark Watney, abbandonato su Marte, realizza un orto che gli consente di sopravvivere.
L’idea nasce da una precedente esperienza estrema dello scienziato originario di Cosenza Francesco Cavaliere in Antartide, dove ha realizzato un modulo gonfiabile capace di resistere a venti che soffiano a cento chilometri orari e a temperature di 40 gradi sotto zero. ↓
«Si tratta di realizzare coltivazioni in uno speciale contenitore di 4 metri quadrati – racconta – un “orto minimo” dove far cresce ortaggi, tra cui il cavolo rosso, la rucola e una varietà di radicchio.
Prodotti selezionati perché completano il loro ciclo vitale in circa 15 giorni e offrono un corretto apporto nutrizionale. Una coltivazione fuori dalla terra e senza pesticidi». ↓ ↓
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