La prima cancellerebbe il Rdc; mentre la seconda introdurrebbe un nuovo strumento, volto a separare, in maniera drastica, chi è in condizioni di poter lavorare e chi, invece, è in situazioni di talmente forte disagio da non poter aspirare ad un impiego. ↓
Sulla base dei dati disponibili, la metà dei percettori del Rdc è in età lavorativa, quindi potrebbe fare a meno del Rdc, andando a lavorare. I disoccupati potranno essere formati, attraverso una riforma dei centri dell’impiego. Del 20% dei ricollocati attuali, solo il 4% lo è stato grazie a navigator e Centri per l’impiego; ragion per cui il nuovo esecutivo punterà, senza ombra di dubbio, a riformarli. ↓
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