“Ad Hong Kong siamo alla follia pura, alla ‘galera’ con braccialetto perché sei positivo ad un tampone. Vogliamo creare un sistema di contrapposizione tra cittadino e lo Stato? No, il cittadino si deve sentire parte del sistema e collaborare, e questo vale per le vaccinazioni o le quarantene”. ↓
“Noi facciamo i medici e il sistema sanitario deve essere dalla parte del cittadino”, ha proseguito il medico genovese. “E’ giusto rimanere a casa se si è positivi sintomatici, ma non con uno dietro la porta con il mitra. Ma lasciamo stare le vessazioni e i braccialetti elettronici. Magari in Cina va bene, ma in Italia è improponibile”. ↓
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