Successivamente la maschera di Giangurgolo fu importata a Reggio ed in Calabria per mettere in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani.
Godette subito di grande considerazione tanto da essere rappresentata nei più grandi teatri italiani al pari di maschere considerate maggiori: Pulcinella, Arlecchino.
Ha un naso enorme e una spada altrettanto smisurata che pende su un fianco, un alto cappello a cono, un corpetto stretto e soprattutto i pantaloni a sbuffo a strisce gialle e rosse. ↓
Giangurgolo nacque, secondo la maggior parte degli studiosi, per soddisfare l’esigenza di mettere in ridicolo, ufficiali spagnoli, irriverenti ed insolenti, presenti a quel tempo nel nostro Meridione.
Secondo un’altra ipotesi la maschera sarebbe nata da una persona realmente esistita a Catanzaro.
Dal punto di vista etimologico Giangùrgolo significherebbe “Gianni l’ingordo”, per la sua caratteristica distintiva: l’ingordigia. ↓
Uno scatto fotografico in cui si mostra in costume, lei in spiaggia a godersi sole…
Il prossimo settembre Sciarelli festeggerà i vent’anni di conduzione ma come segnala il sito Tvblog…
Le ricette, un tempo pilastro della pratica medica, stanno per diventare un ricordo del passato.…
Jannik Sinner è il protagonista assoluto del nuovo e ultimo gossip che, in queste ore,…
Giornalista affermato, Giuseppe Brindisi conduce con successo Zona Bianca, format che va in onda settimanalmente…
E’ stata lei stessa a rompere il silenzio, dicendo cosa le è successo, proprio sui…