Da ben sette anni nella Piana di Sibari, oltre agli agrumi, si raccolgono bacche di goji e il finger lime.
La coltivazione è partita a livello sperimentale e i risultati sono stati fin dall’inizio positivi.
La varietà coltivata è della specie Lycium barbarum, le cui piante madri sono state ottenute tramite un lungo processo di selezione naturale.
La maggior parte della produzione calabrese viene venduta nel Nord Italia come prodotto fresco, riscontrando un notevole interesse da parte del consumatore finale. ↓
Ma in realtà le bacche di Goji non sono tutte uguali: quelle coltivate in Calabria sono migliori di quelle importate dai Paesi asiatici.
Lo sostiene uno studio dell’Università di Perugia che attraverso delle analisi ha evidenziato come la zeaxantina dipalmitato (sostanza che fa delle bacche di goji un cibo nutraceutico) estratta dalle bacche di goji, coltivate a Corigliano Calabro, è presente in più alte concentrazioni. ↓
Il frutto riduce la pressione arteriosa, riduce i livelli di colesterolo, ha effetti antiossidanti.
Una Calabria che riesce ancora a stupirci ma che andrebbe ancor di più valorizzata. ↓
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