In provincia di Vibo Valentia, nel cuore delle Serre Calabresi tra l’altopiano Silano e l’Aspromonte, sorge un piccolo comune, di poco più di 700 abitanti, Mongiana.
Ma ciò che accadde a Mongiana fino al 1874, è qualcosa di straordinario!
Nelle Reali Ferriere non si produssero solo armi, ma anche elementi meccanici e rotaie. Il primo ponte sospeso d’Italia, realizzato sul Garigliano, utilizzò prodotti siderurgici provenienti da Mongiana.
La prima linea ferroviaria d’Europa, la Napoli-Portici, fu realizzata con prodotti siderurgici provenienti da Mongiana.(continua) ↓
In piena attività la fonderia: dava lavoro ad oltre 2.000 persone, occupava un’area di 12.000 mq, contava 3 altiforni, 6 raffinerie, 3 forni Wilkinson ed una fabbrica d’armi da 4.000 mq.
Ma non tutte le storie hanno un lieto fine e questa è una di quelle. Dopo l’unità d’Italia la fonderia verrà molto ridimensionata e poco dopo messa, addirittura, in liquidazione.
Nel 1881 l’impianto di Mongiana, dopo essere definitivamente sfruttato dal deputato calabrese Achille Fazzari, si spense definitivamente.
Scomparve l’azienda che era stata il più grande polo siderurgico d’Italia: un gioiello industriale e di sostenibilità. ↓ (magazine.polis) ↓
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