In Calabria una Sanità che eccelle: chirurgia mini invasiva e protesi valvolari innovative.

Presso la Cardiochirurgia del Grande Ospedale Metropolitano ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ di Reggio Calabria sono stati eseguiti i primi interventi di impianto di una valvola aortica attraverso un catetere e senza bisturi».

Lo afferma, in una nota, il Direttore del reparto, Pasquale Fratto.

“L’impianto di tali protesi biologiche è indicato per i pazienti anziani e che presentano un rischio chirurgico elevato, legato alla concomitante presenza di altre malattie.

Tutti i pazienti sono stati regolarmente dimessi dopo una breve degenza ed ai controlli dimostrano un netto miglioramento della qualità di vita.

L’attività ormai avanza regolarmente con centinaia di pazienti operati, sia con tecniche tradizionali che innovative.

Si tratta di protesi biologiche conosciute come ‘sutureless’ che riducono i tempi dell’intervento”. ↓

“Con l’introduzione di queste tecniche – spiega ancora il Dr. Fratto, presso il Centro Cuore reggino disponiamo oggi, con i fatti, di tutte le tecnologie d’avanguardia disponibili per trattare le malattie delle valvole aortica e mitralica.

Siamo, cioè, nella condizione, all’interno di un ospedale pubblico, di poter offrire a ciascun paziente, il trattamento migliore che a seconda dei casi può essere tradizionale, mininvasivo con piccole incisioni oppure senza bisturi attraverso un catetere”.

È, inoltre, importante sottolineare – dichiara, dal canto suo, Virgilio Pennisi, Responsabile della Cardiologia del Grande Ospedale Metropolitano – che il successo di questi programmi, innovativi e moderni, è dovuto all’affiatamento di una équipe multidisciplinare altamente formata.

Grazie a loro, i cardiopatici calabresi possono essere curati nella loro terra, con metodi nuovi e sofisticati, superando la diffidenza che li porta spesso e senza reale motivo a curarsi in strutture fuori regione». ↓

 

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