Il cappello degli Alpini è calabrese: l’origine di un copricapo ricco di storia.

Durante il Risorgimento il tipico berretto con la penna era indossato dai rivoluzionari di Cosenza e Reggio.

Durante il Risorgimento, oltre al tributo di sangue versato alla patria dagli innumerevoli martiri, la Calabria donò all’Unità d’Italia anche un cappello.

Un copricapo che divenne il simbolo della sollevazione del popolo italiano contro le tirannie straniere.

In breve tempo il “cappello alla calabrese” divenne l’emblema della resistenza all’oppressione e segno di riconoscimento tra i cospiratori di tutta la Penisola.(continua)

Il “cappello alla calabrese” piacque anche a Giuseppe Verdi che lo fece portare al protagonista della sua opera “Ernani.

E anche Garibaldi, l’eroe dei due mondi, non ne fu immune e, il suo tocco sudamericano, successivamente, influenzò anche la moda delle gentildonne.

Il copricapo con la piuma, non è un mero oggetto avente una semplice funzione d’abbigliamento ma, portato tuttora sulle teste dei nostri Alpini, a memoria dei martiri calabresi e di tutti i caduti per la libertà del nostro Paese, è un simbolo significativo per la nostra storia nazionale. Fonte:(Lacnews24)

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