A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno sentito delle urla definite «disumane» e hanno chiamato il 112. Al loro arrivo, pochi minuti dopo, i militari si sono trovati di fronte una quarantacinquenne senza vestiti che urlava e dava in escandescenze contro l’auto del suo ginecologo.
Quando la donna, di nazionalità ucraina ha visto i militari si è agitata ancora di più. Ha aggredito un brigadiere che si era avvicinato per cercare di parlarle, colpendolo in pieno volto con un pugno. ↓
Poi, mentre il militare cercava di ammanettarla con l’aiuto di un collega, la donna ha resistito infuriata. È riuscita, nonostante fossero in due a cercare di tenerla, a colpire ancora il brigadiere, graffiandogli la testa e il collo e strappandogli la camicia. Il tutto con tanto di insulti e minacce. Alla fine, una volta immobilizzata, è stata portata in caserma e identificata.
Secondo le prime indiscrezioni la donna voleva aggredire il suo ginecologo reo secondo quest’ultima di averle fatto perdere il bimbo che portava in grembo. ↓
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