Imponente, massicia e dalla vista mozzafiato. In Calabria una delle torri più belle d’Europa.

La torre di San Marco Argentano fu costruita intorno alla metà del XI secolo ad opera di Roberto il Guiscardo.

Posto a 496 metri d’altitudine, recintato da un alto muro in pietra, l’imponenza del torrione cilindrico di San Marco Argentano è data da un’altezza di 22 metri e da un diametro di 14.

All’apice della torre risaltano 66 mensoloni lapidei di forma triangolare.

I vari rifacimenti attuati nel corso nel tempo testimoniano l’importanza strategica del fortilizio che costituiva un ottimo strumento di avvistamento a controllo della valle del fiume Fullone.

Veduta serale della Torre

In seguito fu utilizzata da Federico II come prigione per poi passare di proprietà ai Corsini, ai Sanseverino e agli Spinelli.

Nel corso del ‘700 venne ulteriormente rimaneggiata e utilizzata sempre come carcere.

Nonostante le varie calamità naturali di notevole intensità che hanno invaso la regione, la torre gode di uno buono stato di conservazione.

La torre in tutta la sua maestosità

Presenta internamente cinque piani ad ambienti circolari e fra di essi si sviluppa una scala di forma elicoidale che ne consente il raccordo.

Al piano sotterraneo la Sala delle Granaglie, interamente accolta nel rivellino, risulta coperta da una volta conica senza aperture di illuminazione.

Interno della Torre

Al primo piano la Sala delle Prigioni è priva del soffitto, crollato negli anni ’30.

Al secondo piano la Sala delle Armi presenta una volta a sesto acuto.

Al terzo piano la Sala delle Udienze è simile al precedente piano nella struttura e con finestroni manomessi nel ‘700.

Al quarto piano infine la Sala del Principe quasi intatta nella sua struttura originaria possiede un antico forno, inglobato nella parete dell’edificio.

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