Un prodotto anticamente povero, realizzato utilizzando la rimanenza di farine diverse.
Veniva prodotta in casa utilizzando le “scopature” di magazzino, cioè raccogliendo da terra i residui misti di farina e crusca durante le operazioni di molitura del grano.
Le classi sociali meno abbienti ne facevano grande uso per l’economicità.
Usavano condirla con salse molto piccanti o con acciughe salate ed aglio.
La stroncatura che oggi si trova in commercio, naturalmente, viene prodotta da farine integrali selezionate e rispettando le normative igienico sanitarie imposte a tutela del consumatore.
Viene generalmente condita con ingredienti tipici della tradizione contadina quali olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino, alici e mollica di pane tostata. ↓
Conservata ancora alla maniera antica in pacchi di carta da 1 kg, per mantenere intatto tutto il suo antico ed eccezionale sapore.
Evviva la Stroncatura, evviva la Calabria. ↓
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