La presenza di cani in un condominio è permessa dalla legge italiana, purché rispetti le norme condominiali.
L’amministratore condominiale può però intervenire. In base all’articolo 659 del Codice penale, chi causa disturbo alla quiete pubblica attraverso rumori, come i latrati continui, può essere denunciato. (continua) ↓
In questi casi, il proprietario rischia sanzioni che vanno dall’arresto fino a 3 mesi a una multa di 309 euro, se le autorità verificano che i latrati rappresentano effettivamente un inquinamento acustico intollerabile.
Se l’animale viene lasciato solo per lunghi periodi o in condizioni di sofferenza, le conseguenze legali per il proprietario possono essere gravi, con multe che possono arrivare fino a 30.000 euro.
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