Non è la Rai, dopo 30 anni, una delle protagoniste decide di vuotare il sacco

Laura Colucci lo ammette chiaramente: a 21 anni faceva parte di un gruppetto ristretto che guadagnava più di un direttore di banca. Quel gruppetto andava a concerti, discoteche, ristoranti.

“Ma tutto questo, che apparentemente poteva sembrare una favola, celava aspetti vomitevoli che avrei voluto conoscere in età più avanzata”, per poi tuonare: (continua) ↓

“Non c’è niente di fiabesco in Non è la Rai, lo sappiamo tutti ma nessuno lo dice. E non mi riferisco al fatto che lui (Boncompagni, ndr) a 60 anni conviveva con una minorenne, ma a tante altre schifezze.

Non era una favola signori, era tutto ciò che di più spietato e crudo vivi se fai parte del mondo dello spettacolo. Forse scriverò un libro. Forse inizio oggi”. 

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