Palazzi nobiliari, stradine medievali e panorami unici. In Calabria un borgo da favola.

Ridente cittadina dell’Alto Tirreno Cosentino.

Fondata nel XIII secolo dagli Angioini, Belmonte Calabro(Cs) fu un Principato sotto la signoria dei Ravaschieri, dei Pinelli e poi dei Pignatelli.

Ai primi sono legati Palazzo della torre del 1640 e Palazzo Rivellino del 1627, usato come fortino dal principe Giovanni Battista Ravaschieri.

Del castello voluto da Carlo d’Angiò nel 1270 rimangono ben visibili le mura di cinta e il torrione cilindrico.

Di grande fascino il centro storico, con le sue stradine medievali lastricate con la tipica pietra verde.

Sempre ai Ravaschieri sono legate le origini della Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta (1582), al cui interno, decorato in stile barocco, sono custodite opere di grande pregio, e la Chiesa del Carmine risalente al 1583 e dotata di cripta. ↓

Tra gli altri edifici religiosi ricordiamo: la Chiesa del Purgatorio risalente al XIV, e la Chiesa dell’Annunziata eretta su un preesistente tempio pagano.

Inoltre il Monastero di Santa Maria di Loreto, impreziosito da alcune tele di Pasquale Mazzotti, ed il Convento dei Cappuccini risalente al 1608.

Degno di nota il Monumento tombale al gerarca fascista Michele Bianchi.

Si tratta di un grande obelisco monolitico, dotato internamente di una scala a chiocciola che conduce alla cima; da qui dove si gode dello splendido panorama della costa e dell’azzurro mare di Calabria.  fonte: mobitaly.it 

 

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