Come ha spiegato lo scienziato dello HRI il Dr. Carmine Gentile, i pazienti avrebbero semplicemente bisogno di fornire al personale medico alcune cellule dalla loro pelle, che sarebbero poi utilizzate per generare cellule staminali, e, successivamente, cellule cardiache.
Ci spiega come funziona la bio-stampante?
Per quanto riguarda il design del patch cardiaco, si utilizza l’ecografia del cuore del paziente, in modo tale che possa combaciare con il tessuto infartuato da sostituire. ↓
Questa informazione viene inserita nel computer che controlla la stampante 3D. L’ago della stampante viene riempito con inchiostro biologico (“bio-ink”), che nel nostro caso sono i mini-cuori, mentre il foglio su cui si stamperà è un gel a base di acqua (“hydrogel”).
Una volta azionata la stampante, diversi aghi depositano i mini-cuori nell’hydrogel in base all’ecografia del cuore del paziente.
Al termine di questo processo, che avviene uno strato alla volta, il patch cardiaco è pronto per essere usato per il trapianto.
Con la capacità di generare le cellule del cuore specifiche per il paziente, i medici potrebbero creare dei tessuti che possono essere impiantati sul cuore del paziente per riparare l’organo vitale se è stato danneggiato senza alcun problema di rigetto. ↓
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