Suino Nero di Calabria: premiato come miglior prodotto salutare d’Italia. Ecco perchè.

Il nero di Calabria ha qualcosa di unico.

Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato proprio il Suino Nero di Calabria a esser premiato come il miglior prodotto d’Italia con caratteristiche salutistiche? Ebbene sì, con il Premio Medusa ritirato a Roma al Policlinico Umberto I.

Il maiale nero, che cosa lo distingue dagli altri?

Il maiale nero si distingue dagli altri per la sua indole rustica, che lo porta a non poter fare a meno della libertà allo stato brado, o al massimo semi-brado.

Questa propensione al pascolo e questa autonomia alimentare sono tra le cause di un maggior vigore sessuale del verro e di una prolificità notevole delle scrofe, che hanno un forte istinto materno.

Partoriscono due volte all’anno dai sette ai nove maiali, molto più piccoli se confrontati con gli altri.

Di conseguenza i tempi di crescita si allungano, ma sono più in sintonia con le leggi naturali della crescita, tanto che possiamo affermare che il nero è più simile al cinghiale che ad altri maiali.

Dopo due anni, vengono macellati nei mesi da ottobre a maggio e il risultato è una carne di gran qualità e più magra, grazie alla presenza di un maggior numero di grassi insaturi.

Inoltre, l’isolamento geografico di questi territori, ha fatto che sì che non venisse a contatto con altre razze: in questo modo ha mantenuto inalterato il suo patrimonio genetico.

Oggi si trova in giro anche un nuovo incrocio tra il nero ungherese e un cinghiale locale, ma per riconoscere il Calabrese c’è ancora un’altro indizio: la presenza dei bargigli, o margheri, ai lati del collo, ovvero di due protuberanze nella cotenna.

Dunque il Suino Nero, si sta rivelando una risorsa indiscussa per questo territorio, per scoprire il lato più oscuro di questa regione.(Lacucinaitaliana) 

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