Preso a calci e pugni da un gruppetto di coetanei, che avevano anche ripreso l’aggressione con un cellulare e avevano minacciato la vittima di diffondere il video su Internet se non avesse pagato.
La storia arriva da un piccolo centro della provincia di Avellino, e a colpire maggiormente è l’età dei giovanissimi coinvolti: la vittima ha appena sette anni e i tre aggressori identificati (ma è possibile che ce ne siano anche degli altri) sono anche loro molto piccoli, hanno tra i 10 e gli 11 anni.
È emerso che le violenze andavano avanti da diverso tempo, e che il bambino veniva bullizzato di continuo: le aggressioni fisiche, ma anche soprusi e prepotenze di ogni tipo, alle quali si aggiungevano le richieste di denaro per evitare di venire picchiato;
nell’ultima occasione, mentre lo picchiavano, uno dei bulli aveva girato il video con il telefonino e anche quelle immagini erano diventate un’arma di ricatto.
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