Il covo di via Cb 31 era certamente una casa a disposizione di Matteo Messina Denaro, al suo interno tanti documenti sanitari che lo riguardano, anche se, ovviamente il nome riportato è Andrea Bonafede, quello che il boss usava. Quest’ultimo ha detto che un giorno consegnò tessera sanitaria e carta d’identità al latitante, con la seconda che non gli fu mai restituita, e che utilizzava per i ricoveri. ↓
Nel secondo covo è stata trovata una camera blindata, dietro un armadio. Lì vi abitavano i fiancheggiatori di Messina Denaro, la famiglia Risalvato. Nella stanza sono stati trovati gioielli, scatole con documenti, e altre vuote, che siano già state private del loro contenuto? La scientifica è al lavoro per trovare tracce biologiche e impronte digitali nella camera blindata. ↓
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