Fu un luogo di silenzio, immerso nella natura, un approdo sicuro per chi aveva la necessità di fuggire dalla furia degli uomini e avvicinarsi a Dio.
La chiesa non ha una precisa data di costruzione, è probabile che il primo nucleo della struttura sia stato edificato tra il IX e XI secolo.
La testimonianza più antica narra dell’esistenza di un eremo costituito da una sola stanza con un campanile di circa 4 metri di altezza.
Inoltre l’architettura non ha una chiara collocazione stilistica, risulta semplice e allo stesso tempo severa.
Con il passare del tempo la chiesa è stata restaurata e manomessa da maestranze locali.
La leggenda racconta che un pastorello abbia trovato, nei pressi dell’attuale santuario, in un crepaccio apertosi per la caduta di un fulmine, il busto della Madonna che allatta il Bambino.
La chiesa conserva, la statua della Madonna che allatta il Bambino ed un affresco su un altare laterale raffigurante S. Anna.
L’altare maggiore sembra essere in stile barocco.
La prima domenica di Maggio e di Luglio si svolge una processione che si snoda dal Santuario al luogo di ritrovamento della statua.
Un luogo mistico, di grande bellezza e spiritualità. fonte: viaggispirituali.it↓
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