Sanità Calabria: “grazie di cuore”. “Mi avete salvato la vita”.

Un vecchio adagio recita che un albero che cade fa molto più rumore di una foresta che cresce.

Questa lettera è per ringraziare l’ospedale Pugliese di Catanzaro, dove esistono eccellenze mediche e personale affiatato verso i pazienti.

Realtà, queste, che vanno incoraggiate, incentivate ed agevolate nel loro lavoro.

A seguito di un ematoma subdurale, sono stato ricoverato il 23 agosto 2018 presso il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro.

Essendo cardiopatico, devo assumere regolarmente cardioaspirina e anticoagulanti e avevo – ahimè! – trascurato che il sangue, reso più fluido dall’assunzione di tali farmaci, potesse avere complicanze gravi.

A distanza di un mese, ho iniziato, così, a coordinare male la parte destra del mio corpo.

Ho deciso di sottopormi, presso l’ospedale di Germaneto, ad una Tac dalla quale è emerso un coagulo dovuto ad un’emorragia, agevolata proprio dall’assunzione dei medicinali sopra descritti.
Vi lascio immaginare lo spavento e la preoccupazione.

Oggi posso fortunatamente scrivere per affermare che tutti quei timori si sono rivelati infondati. (continua)

Sono stato subito ricoverato in un reparto, al quale sento di dover dare i miei ringraziamenti per avermi salvato la vita, curato ed assistito in ogni mio bisogno.

Segnalo, pertanto, la professionalità e la bravura del dottor Migliaccio che mi ha operato, la dedizione di tutti quegli infermieri ed operatori sociosanitari che mi hanno assistito con premura.

Oggi, dunque, posso dirmi sereno solo grazie a loro e dichiaro di essere ancora ottimamente seguito durante le fasi dei controlli.

Durante il mio ricovero, ho visto confluire da ogni parte della Calabria pazienti che chiedevano aiuto per problemi anche più gravi del mio.

Nessuno è stato rifiutato. Malgrado la carenza di posti letto, tutti sono stati accettati, curati, assistiti e molto spesso salvati.

Vittorio Mungo ↓

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